LA BASILICA

NOTE STORICHE


Biancavilla e la sua Chiesa Madre (tratto da "La Chiesa di Catania nell'anno 2000", Ed. ARCA, Catania 2000)

Biancavilla è posta tra Adrano e Santa Maria di Licodia. Ebbe origine da un gruppo di esuli albanesi di Rito Greco venuti nella Sicilia Orientale, guidati da un certo Cesare Masi.
Insediatisi nel territorio di Adrano, nella contrada Callicari, con diploma dell'8 e del 27 gennaio 1488, ottennero licenza di fabbricare un nucleo abitato dal conte Giovanni Tommaso Moncada.
Il nuovo centro ebbe indifferentemente i nomi di Callicari, dal nome della contrada, Casale dei Greci, o semplicemente Greci fino a quando non prese quello definitivo di Biancavilla. Il suo sviluppo fu rapido specialmente nei secoli XVII e XVIII e oggi si presenta come un grosso centro agricolo.
Nel 1553 vi è una sola chiesa dedicata a S. Maria dell'Elemosina ove viene collocato il quadro della Madonna sotto lo stesso titolo che gli esuli avevano portato dalla madre patria. I sacramenti erano amministrati da un prete di rito greco, ma presto il rito greco e la lingua albanese scomparvero e la colonia si adeguò al nuovo ambiente.
Oltre che alla Madonna dell'Elemosina quegli Albanesi prestarono un culto particolare a san Zenone, martire in Arabia durante la persecuzione di Diocleziano, del quale ebbero una reliquia da mons. Vincenzo Cutelli, vescovo di Catania, che, con autorizzazione del papa, l'aveva avuta nel 1578 dall'abbazia di Tre Fontane di Roma. Di san Zenone fecero apprestare una statua da un artista catanese nel 1590, e fino al 1665 fu portata in processione il 14 febbraio di ogni anno quando si celebrava la festa.
Nel 1601, poi, venuti in possesso della reliquia di san Placido, monaco e martire benedettino, avuta dal monastero della vicina Santa Maria di Licodia, al culto del martire Zenone unirono quello verso san Placido, il quale crebbe talmente che infine fu dichiarato ufficialmente Patrono di Biancavilla con atto pubblico delle autorità civili e approvato da mons. Andrea Riggio, vescovo di Catania con documento del 23 settembre 1709.
La Chiesa Madre costruita lungo il corso del secolo XVI, fu eretta in Collegiata dal vescovo Pietro Galletti nel 1746 e confermata con Bolla di Pio XI il 20 ottobre 1924. Nel 1959 fu dichiarata Santuario Mariano dall'arcivescovo Guido Luigi Bentivoglio, e con la Bolla "In santissimam Christi Matrem" del 14 marzo 1970, S. S. Paolo VI la insigniva del titolo di Basilica Pontificia.
La Basilica Collegiata di Biancavilla è per grandezza una tra le maggiori della diocesi di Catania e custodisce opere di notevole pregio artistico.
Tra le aggregazioni che sorgono al suo interno, notevole è la presenza dell'Arciconfraternita del SS. Sacramento, sorta in risposta ai dettami del Concilio di Trento. E' una delle più antiche presenti in Diocesi.

LA PARROCCHIA

95033 Biancavilla - piazza Roma - tel. 095 982401

Abitanti: 8.000

Prevosto Parroco: Salerno Can. Agrippino - tel. 095 688026
095 686012 - cell. 329 0283992
Vicario Parrocchiale: Can. Salvatore Novello (Decano del Capitolo)
Diacono: Dott. Nicola Cantone

Religiosi/e
- Convento S. Francesco - Ordine dei Frati Minori
- Casa del Fanciullo F. Messina - Figlie di M. Ausiliatrice
- Casa S. Angela Merici - Orsoline

Chiese
- Anime del Purgatorio - via Vittorio Emanuele
- S. Antonio di Padova - via Innessa
- S. Francesco - via S. Francesco
                          Officiata dai Frati Minori
- S. Gaetano - via Mongibello - Cappella dell'Adorazione Eucaristica quotidiana
- Gesù e Maria - via S. M. dell’Elemosina
- S. Maria del Rosario - Piazza Roma
- S. Orsola - Piazza S. Orsola


Info: http://www.basilicacollegiatabiancavilla.it/