LETTERE - TESTIMONIANZE


Presso il Santuario della Madonna Nera del Monte Tindari, nella diocesi di Patti
UNA LETTERA
Inseriamo nel nostro blog una lettera pubblicata sul periodico "Tindari", edito dal Santuario della Madonna Nera della diocesi di Patti (Me), a testimonianza della giornata trascorsa sui monti Nebrodi e poi presso la Basilica di Tindari.
La lettera è della nostra corista Eleonora.

Non c'è posto in Sicilia che non ispiri bellezza, fascino, armonia. Se lo vogliamo dire cristianamente, non esiste posto nella nostra isola che non esprima la meravigliosa bellezza di Dio. Dei tanti posti così incantevoli, sicuramente il monte Tindari è un esempio eloquente.
Ispirati da queste considerazioni, lo scorso mese di novembre, noi giovani del Coro Parrocchiale della Basilica Maria SS. dell'Elemosina di Biancavilla in provincia di Catania, decidemmo di fare un pellegrinaggio proprio presso il Santuario Mariano del Tindari. Ai piedi della Madonna Nera che tanti pellegrini da secoli accoglie sotto il suo tenero sguardo volevamo rivolgere la nostra preghiera, accostandoci alla Parola e al Pane della Vita.
Il pellegrinaggio fu programmato in poche settimane e tutti noi ci preparammo con entusiasmo. Sicuramente uscire insieme e trascorrere un'intera giornata con tanti amici che si vedono soltanto per poche ore alla settimana ci metteva tanta gioia. Quella gioia tipica delle gite che tutti conosciamo.
La giornata fu abbastanza articolata. In mattinata fu compiuta un'escursione sui monti Nebrodi, ai laghetti di Monte Soro che fecero da incantevole sfondo alle lodi mattutine (si unirono a noi delle greggi che stavano pascolando nei paraggi, chissà chi avrà cantato meglio per le orecchie di Dio?!).
Nel primo pomeriggio, cosi come concordato precedentemente con il rettore, arrivammo in santuario.
La Gran Madre di Dio non poteva scegliere posto più bello dove manifestare la sua bellezza. Il santuario è davvero sospeso tra cielo, terra e mare. Maria da questa altura sembra che rivolga lo sguardo a tutta la Sicilia...
Entrando, dalle nostre labbra non potè che uscire ciò che il cuore voleva esprimere a tutti i costi: “Ave Maria piena di grazia... Santa Maria ... prega per noi peccatori...” L'effigie nera della Madonna sembrava aspettarci e una volta giunti ci accoglieva maternamente.
Ci preparammo alla celebrazione eucaristica che celebrammo alle quattro in punto. I canti diretti dal nostro maestro Filadelfio Grasso, accompagnati all'organo dalla gentilissima suor Maria, delle Speranzine di Tindari, e dal nostro giovane sassofonista Salvatore Scarfalloto, echeggiarono solennemente nel sacro tempio. Noi ci siamo sentiti a casa nostra, proprio come in famiglia.
Finita la celebrazione ci siamo intrattenuti con alcune suore, il rettore del santuario ci salutò cordialmente esortandoci ad essere perseveranti nel cammino di fede ed essere lievito che feconda la massa. Prima di lasciare il santuario non potemmo fare a meno di rivolgere ancora una volta lo sguardo verso la prodigiosa immagine di Maria, la cui bellezza incomparabile sta proprio nella sua essenza di Amore infinito.
Un fatto insolito avvenne subito dopo. L'autobus che ci aveva accompagnati, a causa di un guasto non potè partire subito. Ci fermammo lì per altre due ore. Sentivamo nei nostri cuori (un pò sognanti) che la Madonna ci chiedeva di restare con lei un altro po. Con piacere ci fermammo sotto il santuario a cantare, a giocare e a parlare mentre il sole se ne andava e dietro le spalle splendevano le luci del tempio mariano.
Quando partimmo lasciandoci dietro le luci di Tindari nei nostri cuori ritornò il versetto che precedette il vangelo di quella domenica: “Io mi sono scelto e ho consacrato questa casa perchè il mio nome vi resti sempre.” E noi a Tindari in quel giorno festivo avevamo assaporato il calore di sentirci figli di uno stesso Padre nella Casa comune che è la Chiesa abbracciati dall'amore infinito della Madre celeste.
  Eleonora Schifignano



ADERISCI AL CORO

Spesso ci si trova soli ad andare avanti nel cammino della fede e soli a condividere una cosa bella, grande e totale come Cristo. Ci sentiamo dei diversi ed è molto difficile ad andare avanti soli. Ci troviamo a sostenere un peso a volte troppo grande per il nostro “piccolo mondo”.
Come fare a non abbattersi?
 
Aderisci al Coro! Coinvolge in prima persona! Esso ti chiede di dire “IO CI STO”. Con il nome e cognome, con il tempo, le mie doti, la mia disponibilità e la mia creatività sono disposto a mettermi in gioco per costruire una nuova storia. E’ sicuramente un passo importante, che aiuta te e il mio gruppo ad uscire dall’anonimato e ti posso assicurare che è una meravigliosa esperienza perché proprio io come te ho detto “IO CI STO” e vivere sicuramente in prima persona all’interno del coro quella “Comunione Fraterna”, LA CHIESA, il cui centro impulsivo è soprattutto unità, amore, fraternità, servizio, umiltà, corresponsabilità… ma non mancano pure i momenti di divertimento e svago e altro ancora come gemellaggi con altre corali e gite organizzate (l’ultima quella fatta in Puglia).
Spesso questo comporta fatica ed impegno, ma ci permette di vivere da protagonisti nelle nostre comunità sostenendoci nell’impegno che il Signore ha chiesto a ciascuno di noi:

Aderire al coro significa anche una continuità nel tempo. “Su di me puoi contare”! Non solo quando piace a me, o se ci sono i miei amici. L’adesione, inoltre, e un modo per dire al nostro Parroco: “Su di noi puoi contare”, per realizzare tra i nostri coetanei, nelle nostre comunità, nei luoghi in cui viviamo, una Chiesa capace di annunciare il Vangelo all’uomo di oggi.
Aderire al coro significa pure avere una certa passione, soprattutto nel canto ma anche nell’ascolto ed aprirsi a nuove prospettive.
All’interno del nostro Coro siamo una quarantina di persone e ognuno di noi offre il suo contributo, dal più piccolo al più grande. Nella nostra Basilica in tutto l’arco dell’anno ci sono vari festeggiamenti ma questo non ci spaventa troppo, perché essere Gruppo significa non fare le cose da soli.
E’ allora dai, “scendi al porto”, vieni nella nostra Basilica e chiedi di noi! Solo così sarai pronto anche Tu, in questa nuova esperienza, a partire con rinnovata consapevolezza ed entusiasmo.

                                                                                                             Placido Calderoni